Per garantire la sicurezza dei lavoratori è fondamentale l’uso dei dispositivi di protezione collettiva e individuale.
Lavorare in quota può rappresentare un rischio elevato per il lavoratore. Il pericolo non è, come si potrebbe pensare, solo quello di caduta, ma a questo ne sono collegati molti altri. È, quindi, essenziale fare in modo che chi si appresta ad operare in quota sia adeguatamente protetto da qualsiasi rischio.
I dispositivi anticaduta aiutano a raggiungere questo obiettivo, ma non sempre, in un mercato che presenta una grande varietà di soluzioni, è semplice selezionare quella adatta all’ambiente e al tipo di lavorazione che si andranno ad eseguire.
Che differenza c’è tra DPI e DPC?
Le principali differenze che passano tra DPI e DPC sono legate a diversi aspetti. I primi mirano a tutelare l’incolumità di un singolo lavoratore. I secondi invece sono tipicamente rappresentati da soluzioni tecniche che vanno a tutelare più persone che ad esempio si trovano a lavorare in una certa area di lavoro.
I dispositivi di protezione individuale devono essere utilizzati quando i rischi non possono essere ridotti da mezzi di protezione collettiva.
Sono dispositivi di protezione individuale i dispositivi di protezione della testa, dell’udito, degli occhi e del viso, delle vie respiratorie, delle mani e delle braccia e indumenti di protezione.
Sono dispositivi di protezione collettiva ad esempio un parapetto, le reti di protezione, le armature di sostegno degli scavi, le cappe di aspirazione ecc..
La normativa prevede che è espressamente richiesta una formazione adeguata e, in alcuni casi, un addestramento specifico per i DPI per il loro corretto utilizzo. Di contro, non sono fornite indicazioni esplicite in tal senso per i DPC.
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DPI e DPC quali scegliere?
La scelta di quello più adatto all’ambiente lavorativo, è responsabilità del Datore di lavoro. Il Datore di Lavoro, sentito il RSPP ed il Medico Competente nei casi di pertinenza, deve individuare e fornire ai lavoratori i DPI adatti e provvedere affinché vengano utilizzati. L’identificazione e la scelta sono fasi molto importanti ai fini della salute e della sicurezza delle persone che dovranno indossare ed utilizzare i DPI. I criteri che occorre rispettare per individuare i DPI, sono:
-Analizzare il rischio individuando i punti critici.
-Rilevare quelli che sono i rischi residui. Cioè quei rischi che permangono nonostante l’adozione dei dispositivi di protezione collettiva con analisi delle caratteristiche relative alla esposizione.
-Individuazione della normativa relativa al rischio residuo.
-Identificazione dei DPI necessari con individuazione delle norme UNI EN di buona tecnica riguardanti i DPI
-Individuazione dei DPI tenendo presente l’insorgenza di eventuali rischi dovuti all’uso del DPI in questione.
-Raffrontare periodicamente i DPI presenti sul mercato per verificare lo stato dell’arte.
-Raccolta di informazioni riguardo ad alcuni modelli: la scelta migliore può essere fatta, se possibile, facendo provare i D.P.I. agli utilizzatori.
-Scelta definitiva.
-Verifiche periodiche sulla adeguatezza dei DPI.
-Infine, per alcune tipologie di DPI (ad esempio quelli della protezione delle vie respiratorie) o per eventuali casi individuali quali allergie o altro sarà necessario coinvolgere anche il Medico Competente per ricevere un suo parere sulla adeguatezza del DPI.
Ogni luogo di lavoro, di norma, deve essere dotato degli strumenti necessari a garantire un certo grado di protezione contro la possibilità del verificarsi di tali incidenti.
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